Formazione e aggiornamento al “PVC Forum ”INFISSI

Mercoledì 4 ottobre 2017, presso il Novotel Milano Linate, si è tenuto il “PVC Forum INFISSI”, incontro finalizzato a fornire indicazioni e aggiornamenti sui temi più attuali legati al mondo del serramento. Il Forum è stato seguito con grande interesse da oltre 50 partecipanti, in rappresentanza non solo del Gruppo Serramenti e Avvolgibili ma anche di altri comparti della filiera del PVC, con una nutrita presenza della stampa di settore.

L’incontro è iniziato con l’intervento del dott. Paolo Arcelli di Plastic Consult dedicato al mercato italiano del PVC con focus sui serramenti che nel 2016 e 2017 registrano una crescita, seppur contenuta.
I principali fattori di traino sono la competitività del PVC rispetto ai materiali alternativi, il bonus per la riqualificazione energetica, la ristrutturazione privata (che copre oltre l’80% dei serramenti installati) e un ampio margine di crescita nelle regioni meridionali.
Viceversa a frenare sono le nuove costruzioni ancora ferme, il settore pubblico bloccato (con deboli segnali solo dalla scolastica) e la forte pressione sui prezzi da parte di prodotti di scarsa qualità e spesso privi di certificazioni.
Riguardo al riciclo, nel 2015 sono state recuperate e riutilizzate circa 80.000 tonnellate di PVC principalmente dal settore dell’edilizia. Il 75% provenienti da scarti di produzione (pre) e il restante 25% dal post consumo. I principali prodotti realizzati dal riciclo sono tubi, profilati e membrane (per gli estrusi), componenti di arredo urbano e calzature (per gli spalmati).

L’Arch. Ing. Giuliano Venturelli dell’Università di Brescia ha in seguito mostrato le grandi opportunità offerte dalla progettazione BIM (Building Information Modeling), metodo collaborativo di rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali dei vari componenti di un progetto.
Venturelli auspica un utilizzo più diffuso e capillare di questo innovativo modello progettuale attraverso cui i produttori di tutti i componenti per l’edilizia possono rendere disponibili le librerie BIM dei propri prodotti. In questo modo risulta agevole condividere tutte le informazioni necessarie per sviluppare analisi, per progettare in maniera integrata e per gestire al meglio la complessità della costruzione e successiva gestione/manutenzione. Anche al fine di velocizzare il progetto, ottimizzare i costi e ridurre le emissioni nocive.

Il parametro H’T, quale coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie disperdente, introdotto tra i tanti dal Decreto Requisiti Minimi (Decreto 26 giugno 2016), è stato il delicato e complesso tema affrontato dall’Arch. Giovanni Murano del CTI. Questo parametro, che ha creato non poche discussioni all’interno del mercato dei serramenti e che viene impiegato anche in altri Paesi (talvolta con alcune differenze), prende in considerazione diversi elementi di scambio (verso l’ambiente esterno, il terreno, ambienti non climatizzati e altre zone climatizzate a temperatura diversa) e dipende da alcuni fattori tra cui il rapporto di forma e la zona climatica. Rappresenta una trasmittanza termica media dell’involucro edilizio, pesata sulle aree, che tiene conto sia dei componenti opachi e trasparenti sia dei ponti termici. Per rispettare il parametro H’T in generale è necessario contenere la presenza dei ponti termici e correggere quelli già presenti.

Nella parte centrale dell’incontro, l’Arch. Elena Crespi di PVC Forum Italia ha focalizzato l’attenzione dei presenti sull’importante figura del posatore, responsabile della corretta installazione del prodotto e del risultato finale del lavoro. Ha sottolineato i requisiti di questa figura professionale, i diversi livelli di specializzazione, la normativa attuale e gli sviluppi futuri.

La durata prestazionale degli infissi in funzione degli additivi stabilizzanti nelle mescole di PVC, è stato il tema trattato dal Dr. Gianfranco Sarti dell’azienda associata Reagens.
In generale l’invecchiamento naturale del PVC è condizionato principalmente dall’irraggiamento solare, dalla temperatura, dall’umidità e dal livello di inquinamento.
Sarti ha ricordato l’avvenuta completa eliminazione di stabilizzanti al piombo dal mercato europeo, sostituiti da additivi più sostenibili a base di calcio/zinco. Un importante traguardo in termini di compatibilità ambientale raggiunto dall’industria del PVC tramite ESPA (Associazione Europea dei Produttori di Stabilizzanti). Ha poi presentato 2 test di invecchiamento effettuati su profili finestra bianchi e su profilati per uso esterno.
Nella prima prova, l’utilizzo di uno stabilizzante termico idoneo (sia organostannico sia COS) e di adeguati livelli di biossido di titanio, in funzione della classe climatica, permettono di ottenere prestazioni di invecchiamento che soddisfano i requisiti della norma.
Nei profilati per uso esterno (chiari e colorati) le performance di durabilità sono significativamente influenzate dalla corretta scelta dello stabilizzante e dalla tipologia di pigmento. Per i colori chiari (es.: grigio chiaro) il dosaggio di titanio biossido è fondamentale per fornire un effetto schermante e protettivo. Le velocità di estrusione non hanno impatti significativi circa la resistenza all’invecchiamento dei manufatti in PVC rigido.

Il Forum si è concluso con l’intervento dell’Ing. Marco Piana di PVC Forum Italia che ha affrontato il tema dell’utilizzo di riciclato nel profilo finestra e in altre applicazioni secondo la normativa di riferimento.
Dopo aver ricordato le norme UNIPLAST della serie 10667 sul riciclo delle materie plastiche e i CAM (Criteri Ambientali Minimi), si è concentrato su come utilizzare i materiali da riciclo secondo la EN 12608-1 (Profili in PVC-U per la fabbricazione di finestre e porte) e la meno conosciuta EN 15346, specifica sui riciclati di PVC. Ha poi sottolineato l’importante risultato ottenuto dall’Impegno Volontario europeo VinylPlus che nel 2016 ha riciclato 568.697 tonnellate di PVC. Grazie al modello di economia circolare che sta sviluppando, le applicazioni in PVC hanno potuto rispettare tutti i rigorosi criteri richiesti da Londra 2012, compresi recupero e riciclo. Per le Olimpiadi sono stati utilizzati oltre 142.000 metri quadrati di tessuto in PVC, oltre a cavi, tubi e superfici sportive destinati al riciclo una volta giunti a fine vita.