Applicazioni medicali

I prodotti a base di PVC plastificato sono tra i più utilizzati per le applicazioni medicali come dispositivi medicali ed il principale produttore ed esportatore nel mondo di questi manufatti è l’Europa. Il PVC è utilizzato prevalentemente sotto forma di compound, cioè resina base addizionata con particolari sostanze che conferiscono caratteristiche di flessibilità tali da renderlo adatto ad essere lavorato mediante estrusione o stampaggio a iniezione. Proprio nella possibilità di essere facilmente modificato, in funzione del prodotto finale che si vuole ottenere, sta il maggior vantaggio del PVC rispetto a polimeri concorrenti.

Presidi medico chirurgici
Il PVC e le mescole a base di PVC sono approvate dalla Farmacopea Europea (l’ente ufficiale di approvazione e di esame), per essere utilizzate in applicazioni medicali. Queste ultime comprendono sacche trasfusionali, tubi per cateteri e cannule destinati a contenere e trasferire nel corpo umano sangue, plasma, soluzioni fisiologiche e liquidi organici. In base alla loro funzione specifica esse sono dettagliatamente regolamentate per composizione e prestazioni dalle leggi italiane ed europee. Il plastificante di-2 etilesilftalato (DEHP), il più utilizzato per rendere flessibili i manufatti in PVC, è sicuramente tra i materiali più conosciuti e collaudati per quanto riguarda la sicurezza ed influenza sulla salute umana. Ha infatti una lunga storia di ricerche tossicologiche specifiche e di confronto con materiali plastificanti alternativi. I manufatti in PVC destinati ad impieghi medicali devono essere sottoposti, dopo il confezionamento, ad un processo di sterilizzazione per l’eliminazione di batteri. Solitamente il processo prevede un trattamento con ETO (ossido di etilene), irradiazione con raggi gamma o beta, oppure un trattamento con vapore ad alta temperatura (circa 120° C per una ventina di minuti). Le sacche per il sangue e plasma sono prodotte con processo di estrusione e vengono saldate e formate nello stesso processo di produzione, prima di venire a contatto con l’atmosfera. I vantaggi prestazionali del PVC flessibile in queste applicazioni sono resi evidenti anche dalla sua diffusione e le piccole e note quantità di plastificante che migrano nel sangue e nel plasma non hanno mai causato problemi, neppure nel caso di pazienti sottoposti a dialisi e trattamenti per lunghi periodi. Infine va sottolineato che i prodotti medicali realizzati in PVC non presentano particolari problemi di pulizia e di smaltimento: anche perchè si tratta per lo più di articoli monouso che vengono distrutti termicamente dopo l’impiego.

Blister
Un’applicazione qualificante e particolare per l’imballaggio in PVC è costituita dai “blister” per farmaci. Alcuni medicinali, quali compresse, confetti o capsule, possono infatti essere confezionati in “strisce” di materiale plastico con cavità, ognuna delle quali contiene una compressa. Il materiale più utilizzato in questo caso, come supporto multicavità delle compresse è una bobina di film di PVC trasparente o bianco. Grazie alle sue caratteristiche di impermeabilità, stabilità e di longevità, il PVC garantisce l’integrità dei medicinali per almeno due anni.