Mercoledì 12 ottobre dalle 10 alle 12.30 si è tenuto il sesto webinar della PVC Academy 2022 dal titolo “Il riciclo del PVC dalla parte dell’utente finale” organizzato in collaborazione, e con il prezioso supporto, di 3 aziende associate che hanno condiviso le loro esperienze e attività legate a questo settore.
L’incontro è stato aperto da Riccardo Angelucci di Ateco, azienda nella zona di Verbania esperta nel recupero e riciclo degli scarti da cavi elettrici e metalli non ferrosi.
La componente in PVC che funge da isolante del cavo viene inizialmente separata dal rame o alluminio, poi trattata in un innovativo impianto di polverizzazione/lavaggio ed essicazione per la sua rigenerazione. Il macinato ottenuto viene stoccato all’interno di big bags poi caricati nei silos di miscelazione per la fase di omogeneizzazione e realizzazione della mescola che alla fine viene estrusa per essere filtrata e trasformata in granuli. Il compound così rigenerato trova sbocco in diversi ambiti applicativi.
Il PVC ad oggi è riciclato quasi esclusivamente in modo meccanico ma secondo Riccardo Angelucci la nuova frontiera è rappresenta da quello chimico attraverso processi come la pirolisi o idrolisi in grado di convertire i rifiuti, anche quelli difficili da trattare meccanicamente, in componenti riutilizzabili.
Nell’intervento successivo Ilenia Giuffrè di Plast 80 (Fagnano Olona – VA) ha individuato tre diverse fasi storiche del riciclo, raccontando come l’azienda si sia evoluta per seguirle.
Nella prima, anni ‘80 e ‘90, era disponibile una grande quantità di scarti con prezzi d’acquisto molto bassi. Il riciclo diventa un vero business.
La seconda fase, a partire dal 2000, è quella caratterizzata dall’efficientamento dei processi produttivi. Le aziende vogliono azzerare gli scarti, spesso esternalizzando il loro processo di rigenerazione e riutilizzo degli sfridi di produzione.
L’ultima “era” è quella attuale, con una forte sensibilità anche etica e una spinta normativa (pensiamo per esempio ai CAM edilizia) ai temi green. Siamo in piena fase di economia circolare con richiesta di prodotti contenenti fino al 100% di riciclato.
Nel 2006 l’azienda decide di diversificare l’offerta e crea la divisione Profilmi da cui prende vita un compound esclusivo poi brevettato e certificato PSV. Nasce un nuovo materiale composito costituito per il 20% da farina di legno riciclata da faggio e per il restante 80% da pvc espanso da riciclato industriale o post uso, utilizzato in molteplici applicazioni: dal settore balneare (camminamenti) all’arredo urbano e dei parchi, passando per edilizia (pavimentazioni, pontili..), GDO e fai da te.
Per il futuro Plast 80 intende focalizzarsi sull’incremento delle percentuali di scarto post consumo nei loro estrusi.
La terza sessione è stata tenuta da Francesco Iraci di MondoSD di Bernate Ticino (MI) che si occupa di recupero e riciclo di materiale plastico, soprattutto PVC, sia pre che post consumo.
L’azienda, che crede fortemente nei concetti di produzione sostenibile e responsabile in ottica di economia circolare, nel 2021 ha redatto il suo primo Bilancio di sostenibilità e utilizza un preciso codice etico di condotta. Dal 2011 è partner di VinylPlus, l’Impegno volontario europeo per la sostenibilità del PVC.
MondoSD segue l’intera filiera del riciclo, divisa in 3 fasi, attraverso un percorso certificato:
- Recupero degli scarti suddiviso in 4 sotto fasi (raccolta, stoccaggio, formulario e trasporto) con grande attenzione alla formazione del fornitore dello scarto che ne determina la qualità
- Trasformazione di qualsiasi scarto di qualsiasi forma
- Rigenerazione del rifiuto che diventa MPS (materia prima seconda) reimmessa sul mercato nel rispetto della norma UNI 10667.
L’azienda ha intrapreso 2 progetti legati al riciclo del PVC post consumo in collaborazione con 2 aziende: da Gerflor recupera e rigenera vecchie pavimentazioni sostituite e da IGP Decaux le affissioni smantellate.
Il totale delle tonnellate di scarti recuperati l’ultimo anno da MondoSD è pari a circa 12.000 di cui 2.000 da post consumo, con l’intenzione di incrementare in futuro questa percentuale.
Il webinar si è concluso con l’intervento di Michele Ciotti di PVC Forum Italia che ha presentato un aggiornamento del progetto WREP (Waste Recycling Project), creato nel 2016 insieme a VinylPlus per sviluppare, in collaborazione con le multi utility, schemi pilota di raccolta e riciclo di scarti in PVC provenienti da rifiuti urbani e da edilizia (costruzione e demolizione) in un’ottica di economia circolare.
Dopo un paio d’anni di studio di fattibilità, dal 2018 sono state coinvolte, e adeguatamente formate, 5 multiutility (Eco Ricicli, Etra, Isontina Ambiente, Alia Servizi Ambientali e Progetto Ambiente) che operano in diverse Regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Lazio.
Da poco è stato introdotto un innovativo prototipo di dispositivo manuale realizzato dall’azienda Phoenix con la tecnologia NIR (spettroscopia nel vicino infrarosso) per riconoscere immediatamente il PVC e separarlo dalle altre plastiche.
Negli ultimi 2 anni, da ottobre 2020 a settembre 2022, in totale sono state selezionate e separate 450,31 tonnellate di PVC, il 90% circa delle quali è stato riciclato. L’idea è quella di estendere questi schemi in altre zone d’Italia e sono quasi in fase di definizione finale nuove collaborazioni.
Il progetto WREP è stato inserito tra le best practice per l’intercettazione e riciclo del PVC derivante da post consumo e dai cantieri (C&D) nell’ultimo aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali dell’ARPAV (Arpa Veneto).