I consumi di PVC in Italia nel 2013

Milano, 09 giugno 2014 – Con un totale di 640.000 tonnellate trasformate nel 2013, il PVC registra un leggero calo del 3% circa rispetto ai livelli dell’anno precedente (660.000 tonnellate), sostanzialmente in linea con il trend degli altri materiali plastici.
Con un andamento differente nelle 2 diverse tecnologie: il PVC rigido scende di circa 7 punti percentuali a fronte di un incremento di quello plastificato di quasi il 3%.

I dati provengono dallo studio “Il consumo di PVC in Italia – 2013” realizzato annualmente da Plastic Consult su commissione del PVC Forum Italia.

La crisi dell’edilizia continua ad avere un impatto importante sul PVC impiegato nelle costruzioni che comunque, con il 31,2%, rimane il principale settore applicativo seguito dall’imballaggio (14,1%), anch’esso in leggera flessione.
Segno positivo invece per la produzione di compound di PVC che, stante il perdurare delle difficoltà del mercato interno, si riflette in un aumento delle esportazioni di PVC compound che registrano un incremento di quasi il 9% rispetto ai livelli del 2013. Crescono anche i consumi di PVC per il trasporto, per il tempo libero e per usi diversi (articoli medicali, usi tecnici, valigeria/pelletteria, lastre espanse, nastri trasportatori, ecc).

Anche la produzione totale di PVC riciclato ha avuto una leggera riduzione e si è attestata intorno alle 60 Kton.
I volumi di scarti pre-consumo avviati alla rigenerazione hanno subito una contrazione mentre i quantitativi di quelli post-consumo, che rappresentano all’incirca il 25% del totale, sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al 2012.
Il PVC rigido riciclato, normalmente utilizzato in taglio con resina vergine, continua ad essere  principalmente impiegato nella produzione di tubi (cavidotti, pluviali, sostegni per floricoltura, ecc..), profilati (zoccolini, coprigiunti, angolari per cemento, ecc..) e monofili per spazzole.
Per il PVC plastificato, il grosso degli impieghi continua a registrarsi nella produzione di tubi per giardinaggio, di membrane impermeabilizzanti e di tappetini per auto.

Le quantità di PVC trasformato per tipo e tecnologia sono evidenziate in tabella 1, il consumo per settore applicativo è riportato in tabella 2.

Tabella 1 – Consumo di PVC per tipo e tecnologia (fonte Plastic Consult)

 

 

Totale 2012

 

Totale 2013

 

 

%

 

%

Estrusione tubi*

101.000

15,3

91.000

14,2

Estrusione profilati per infissi

19.000

2,9

19.000

3,0

Estrusione altri profilati

78.000

11,8

76.000

11,8

Estrusione film

2.500

0,4

3.000

0,5

Calandratura

107.000

16,2

90.000

14,1

Altre tecnologie

34.000

5,2

32.000

5,0

Export compound

26.500

4,0

29.000

4,5

 Totale rigido

 
368.
000 

 55,8

 340.000

 53,1

Rivestimento cavi

62.000

9,4

62.000

9,7

Estrusione tubi/profilati

66.000

10,0

67.000

10,5

Estrusione film/foglia

17.000

2,6

19.000

3,0

Calandratura

27.000

4,1

27.500

4,3

Spalmatura

35.500

5,4

35.000

5,5

Altre tecnologie

33.000

5,0

33.500

5,1

Export compound

51.500

7,8

56.000

8,8

 

Totale plastificato

 292.000

 44,2

 300.000

 46,9

 

Totale PVC

 660.000

 100,0

 640.000

 100,0

* Inclusi tubi per fluidi industriali

 

Tabella 2 – Suddivisione del consumo di PVC per settore applicativo (fonte Plastic Consult)

 

 

 

Totale 2012

 

Totale 2013

 

 

%

 

%

Edilizia/costruzioni

212.500

32,2

199.500

31,2

Imballaggio

98.500

14,9

90.500

14,1

Elettricità

52.500

8,0

52.500

8,2

Mobile/arredamento

32.500

4,9

32.500

5,1

Cartotecnica

36.000

5,5

27.000

4,2

Tempo libero

21.500

3,3

22.500

3,5

Agricoltura

15.000

2,4

15.000

2,4

Telecomunicazioni

13.000

2,0

13.000

2,1

Trasporto

9.000

1,5

10.500

1,5

Calzature/abbigliamento

10.000

1,5

9.500

1,5

Elettrodomestici

8.500

1,3

8.000

1,3

Diversi*

73.000

11,1

74.500

11,6

Export compound

78.000

11,8

85.000

13,3

 

Totale

 660.000

 100,0

 640.000

 100,0

* Articoli medicali, usi tecnici, altri (valigeria/pelletteria, lastre espanse, nastri trasportatori, etc).