Pellicole alimentari in PVC: più sostenibilità, meno spreco di cibo

Un nuovo studio LCA conferma che le pellicole alimentari in PVC preservano il cibo e contribuiscono a evitare sprechi alimentari, in linea con le priorità e gli obiettivi fissati dagli SDGs (Sustainable Development Goals, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) delle Nazioni Unite. Questo grazie ai loro vantaggi ambientali / fisici / meccanici che garantiscono un imballaggio sicuro e sostenibile.

Secondo stime recenti, i rifiuti alimentari nell’Europa dei 28 ammontano a circa 88 milioni di tonnellate/anno, il 20% del cibo totale prodotto.

L’imballaggio svolge un ruolo cruciale nel contenere e proteggere il cibo lungo la catena di approvvigionamento fino al consumatore finale, riducendo gli sprechi alimentari nelle fasi di trasporto e stoccaggio.

I film estensibili in PVC, in particolare, rappresentano una scelta sostenibile per l’imballaggio di alimenti freschi, non solo per le loro prestazioni tecniche, funzionali e ambientali, ma in generale perché contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale del cibo stesso, prolungandone la vita utile e riducendone al minimo lo spreco, soprattutto a livello di consumatori e di rivendita dove si verificano le principali perdite nei Paesi più avanzati.

Un’Analisi del Ciclo di Vita delle pellicole in PVC prodotte dalle delle aziende associate a Vinyl Films & Sheets Europe (VFSE), realizzata nel 2018 dalla società di consulenza indipendente Life Cycle Engineering (LCE – www.lcengineering.eu), evidenzia i benefici forniti dai film estensibili in PVC in termini di spreco alimentare evitato e ridotto impatto ambientale.

Lo studio LCA dimostra, ad esempio, che l’impatto ambientale relativo al GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale) associato alla produzione di imballaggi (film in PVC e vaschetta in EPS) e al loro smaltimento a fine vita è minimo rispetto all’impatto del cibo confezionato (si veda ad esempio il grafico seguente sul caso della carne). Considerazioni simili possono essere fatte anche per il consumo di energia e acqua. In altre parole, la pellicola alimentare in PVC consente di risparmiare molte più risorse di quante ne consumi.

Confrontando i film estensibili in PVC con le alternative esistenti, lo studio LCA conferma che:

  • nonostante proprietà fisiche leggermente diverse, sia i film plastici alternativi che quelli in PVC sono in grado di fornire una protezione efficace e affidabile;
  • mentre il GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale – potenziale contributo al cambiamento climatico dovuto alla quantità di gas serra rilasciata dai processi della catena produttiva) è sostanzialmente allineato per entrambi i tipi di film, i consumi di risorse fossili e CED (Fabbisogno Energetico Complessivo – energia diretta e indiretta consumata lungo la catena produttiva) sono inferiori per il PVC.

Inoltre, uno dei principali vantaggi dei film in PVC è l’elevata permeabilità al vapore acqueo rispetto alle alternative esistenti. Questa caratteristica è particolarmente importante nell’imballaggio di prodotti freschi come verdure o carne. Una ridotta permeabilità al vapore, infatti, può portare alla formazione di condensa che favorisce la proliferazione di batteri e microrganismi, oltre ad alterare il prodotto da un punto di vista qualitativo e sensoriale.

Infine, la riconosciuta eccellente lavorabilità dei film trasparenti in PVC utilizzati nell’industria alimentare o dalla grande distribuzione genera ulteriori benefici in termini di minore manutenzione dei macchinari, minor consumo e spreco di materiali, e uso efficiente di risorse naturali.

Attraverso la loro partecipazione a VinylPlus® – il programma decennale di sostenibilità dell’industria europea del PVC – i membri di VFSE stanno contribuendo attivamente a migliorare la sostenibilità della filiera del PVC.

In termini di riduzione dell’impatto ambientale delle materie prime – che secondo lo studio LCA rappresenta oltre l’80% dell’impatto totale dei film estensibili in PVC – gli obiettivi dell’Impegno Volontario VinylPlus includono:

  • la riduzione del 20% nel consumo di energia per la produzione di PVC resina entro il 2020
  • lo sviluppo della metodologia ASF (Impronta di Sostenibilità degli Additivi) per valutare l’uso sostenibile degli additivi.

Inoltre, i membri di VFSE non utilizzano sostanze ad alto rischio (SVHC) della “candidate list” del REACH e sono impegnati a migliorare costantemente l’impatto ambientale delle formulazioni.

Le pellicole alimentari in PVC sono completamente riciclabili: oltre il 90% dei rifiuti generati nel processo produttivo viene riciclato internamente o esternamente. Poiché il riciclo di film estensibili post-uso è attualmente più difficile a causa delle carenze nei sistemi di raccolta e della possibile contaminazione da residui di alimenti, i membri di VFSE contribuiscono agli schemi di raccolta e riciclo di VinylPlus con l’obiettivo di riciclare 800.000 tonnellate/anno di PVC entro il 2020, nonché a studi e ricerche per flussi di rifiuti in PVC difficili da collettare e/o riciclare.

Il contributo agli SDG dall’industria della pellicola alimentare in PVC, rappresentata da VSFE, è sintetizzato qui di seguito:

Contributo funzionale delle pellicole alimentari in PVC

  • Riduzione dello spreco alimentare
  • Preservazione degli alimenti
  • Vita più lunga sullo scaffale
  • Sicurezza alimentare (bassa proliferazione batterica)
  • Minor rischio di contaminazione

Materie prime, formulazioni e produzione

  • Consumo energetico ridotto
  • Uso sostenibile degli additivi
  • No SVHC
  • Ridotto utilizzo di risorse fossili

Riciclo

  • Riciclo di 800.000 t/a entro il 2020
  • Risparmio di CO2 da riciclo di PVC

FOTO: cortesia Gruppo Fabbri

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Vinyl Films & Sheets Europe (VFSE) è l’associazione europea che rappresenta i produttori di film e fogli in PVC. La mission di VFSE è fornire ai produttori europei un network per promuovere il progresso scientifico del settore e il suo sviluppo sostenibile.