Compound

I compound di PVC si ottengono miscelando la resina di PVC con i diversi additivi (stabilizzanti, plastificanti, lubrificanti, filler e pigmenti), necessari per fornire al prodotto le caratteristiche desiderate. I compound possono essere in granuli o in “dry blend”. I granuli si ottengono riscaldando la mescola desiderata e inviandola ad un estrusore. Dagli estrusori escono “spaghetti” omogenei di compound di PVC che vengono tagliati da lame apposite in forma di granulo.

In forma “dry blend” invece, il polimero viene miscelato con gli additivi necessari, setacciato e imballato come polvere asciutta. La produzione di compound di PVC si muove secondo due linee guida precise : da un lato la ricerca di nuove formulazioni per rendere il prodotto sempre più sostenibile in termini di sicurezza per il consumatore e di eco-compatibilità; dal l’altro la ricerca di caratteristiche sempre più idonee al processo di trasformazione e lo sviluppo di nuovi processi e prodotti in grado di anticipare e conformarsi alle richieste del mercato e dei consumatori finali.

Prodotto intermedio o materia prima?

Oggi la complessità dei processi produttivi ma anche del contesto normativo italiano ed internazionale, rende la produzione del compound di PVC un’attività che richiede un alto livello di specializzazione e competenza.

I compound devono essere infatti prodotti con le migliori tecniche e tecnologie disponibili per assicurare la massima qualità dei prodotti, ed un utilizzo degli additivi responsabile e in linea con i requisiti previsti dal regolamento REACh e dai criteri di igiene e sicurezza più severi. Un livello di specializzazione che porta a considerare oggi il compound non più un semplice intermedio, ma sempre più una vera e propria materia prima. L’unica materia prima che continua a cambiare rimanendo se stessa.