Alcune regole del gioco per il riciclo del PVC

Alcune regole del gioco per il riciclo del PVC

1) La riciclabilità del PVC

  • Il PVC è un materiale riciclabile.
  • È dimostrato che può essere riciclato anche 6-7 volte senza subire sostanziale riduzione delle prestazioni.

2) Rifiuti, materie prime seconde e sottoprodotti

  • Rifiuto: secondo la terminologia comunemente usata si definisce rifiuto un qualsiasi materiale del quale ci si vuole disfare.
  • Materia Prima Seconda (MPS): è una materia prima proveniente da rifiuti che soddisfa le richieste definite dalle Norme UNI 10667
  • Sottoprodotto: un scarto/sfrido di produzione che ha un suo utilizzo/mercato e che per il suo riutilizzo non devono essere adottate le normali tecniche produttive.

3) I principali riferimenti normativi

  • Per i rifiuti devono essere prese a riferimento le seguenti leggi:
    • Articoli 177-184 del Dlgs 152 del 2006 e s.m. (Codice dell’Ambiente)
    • La Direttiva europea: (EU) 2018/851 of the European Parliament and of the Council of 30 May 2018 amending Directive 2008/98/EC on waste
    • Codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) allegato 5 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 dicembre 2014 e suoi aggiornamenti
    • REACH e CLP (al momento le sostanze contenute nei rifiuti sono considerate allo stesso modo delle sostanze vergini)
  • Per le MPS si deve far riferimento, oltre che alle norme 10667, anche al decreto MATTM del 5/2/1998
  • Per i sottoprodotti i riferimenti sono:
    • Articolo 184 bis del Dlgs 152 del 2006 e s.m. (Codice dell’Ambiente)
    • Decreto del Ministero dell’Ambiente 13 ottobre 2016, n. 264 “Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti”

4) Per ottenere prodotti riciclati con elevate caratteristiche prestazionali è necessario in particolare:

  • la separazione da altri materiali (in particolare nella fase di demolizione)
  • la selezione tra rigido e plastificato
  • l’eliminazione delle impurezze (carta, ferro, legno, etc)
  • la separazione da altre materie plastiche non compatibili
  • la riduzione della pezzatura (se necessaria e a seconda dell’articolo da realizzare)